Relazione:
la programmazione delle attività didattiche ( nello specifico
finalizzate alla riflessione e alla sintesi delle caratteristiche
delle quattro operazioni) tradizionalmente veniva effettuata elencando
attività in successione. La didattica pian piano ha mutuato
la pratica della"progettazione" da altri settori (industria,
ingegneria, architettura
) con tutte le peculiarità
che la specificano. Alla luce di tali caratteristiche, una progettazione
educativa deve essere:
- più
strutturata
- più
finalizzata
- più
flessibile
Insegnanti e
alunni devono acquisire consapevolezza del proprio percorso cognitivo
e logico.
Per raggiungere questo obiettivo è importante esplicitare
inizialmente una prima programmazione attraverso una mappa mentale,
indicando, intorno al tema centrale a raggiera, gli aspetti da approfondire:
essa è la rappresentazione grafica dell'insieme dei concetti,
degli esempi e delle descrizioni riferiti ad un dato campo. Le mappe
precedono lo svolgimento di un'attività didattica e si caratterizzano
come strumenti utili per compiere un'analisi degli aspetti che dovranno
essere sviluppati e interrelati tra loro. La mappa mentale assolve
pertanto a funzioni diagnostiche e progettuali che mirano sia all'accertamento
delle conoscenze pregresse degli allievi, che alla progettazione
di adeguate strategie di insegnamento-apprendimento e altresì
alla pianificazione di attività di recupero anche individualizzate.
Le successive mappe concettuali permettono una visualizzazione più
specifica dei concetti e dei legami; diventano strumenti di analisi
e nello stesso tempo algoritmi; inoltre esse consentono un recupero
consapevole delle informazioni archiviate la cui messa a punto permette
l'elaborazione e l'affinamento dei concetti.
Passando dalla mappa mentale a quella concettuale si arriva ad una
maggiore strutturazione, allo sviluppo dei collegamenti e degli
eventuali nuovi concetti che il processo determina.
La mappa concettuale, strutturale o "esperta" che dir
si voglia, è dunque un prezioso strumento per migliorare
qualità e quantità dell'apprendimento e per supportare
setting comunicativi nella esposizione o presentazione di argomenti
disciplinari. Il materiale di studio viene organizzato e memorizzato
con maggior efficacia dagli studenti che rafforzano la comprensione
delle conoscenze acquisite attraverso rielaborazioni, manipolazioni
fisiche e mentali e hanno la possibilità di rappresentare
dinamicamente i processi cognitivi. Tali mappe sono inoltre, per
i docenti, uno strumento valido di valutazione e verifica flessibile
ed alternativo alle prove tradizionali. Nella costruzione delle
mappe concettuali, usate anche per semplicissime programmazioni
didattiche, la parte più difficoltosa è individuare
i legami, le relazioni di connessione tra i concetti. In questo
caso la loro realizzazione si è rivelata semplice perchè
i legami erano solo aspetti del tema centrale, ma nella situazione
in cui la progettazione presenti relazioni altamente interdisciplinari
non è facile analizzarle tutte e nominalizzarle. Altri rischi
che si corrono nel passaggio dalla mappa mentale a quella concettuale
sono:
- la costruzione
di concetti che non abbiano una autonomia di significato
- la confusione
tra concetti e relazioni
- la ripetizione
di sequenze espositive e non di relazioni
- l'uso di
esempi come concetti
- l'eccesso
di concetti in un nodo
Il software
che riteniamo per ora più idoneo a questo tipo di attività
è ispirations 7.5 perchè tra tutti è il più
flessibile, offre diverse possibilità:
- di realizzare
sia mappe mentali che concettuali
- di visualizzare
le note
- di connettere
a un concetto qualsiasi tipo di file
- di variare
in formato, stile, distribuzione i link-legame
- di inserire
più idee principali
- di vedere
e non vedere i concetti gerarchicamente subordinati a un'idea
- di esportare
il lavoro come vera e propria struttura-matrice di un sito WEB
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