DALLA CONOSCENZA DEI PIU' SPETTACOLARI
AMBIENTI TERRESTRI
ALLA NECESSITA' DI SALVAGUARDARLI SFRUTTANDO L'ENERGIA SOLARE, PRODUCENDO
ENERGIA PULITA, FAVORENDO IL RISPARMIO ENERGETICO
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Continenti |
Carta
dei biomi terrestri |
Clima
terrestre e sua classificazione |
Vegetazione
delle fasce climatiche terrestri |
Biomi
terrestri |
(Classi VA e VB scuola
M. Russo)
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ALCUNI DEI PIU' SPETTACOLARI AMBIENTI
TERRESTRI
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IL FREDDO ETERNO:
Precipitazioni atmosferiche: quasi esclusivamente
nevose-bufere di neve.
Temperature: max. pochi gradi sopra lo zero-min.
50° C sotto lo zero.
Morfologia: presenza perenne di ghiacci; polo nord
distese di ghiaccio e neve; polo sud montagne alte anche migliaia di metri,
altopiani, spiagge rocciose.
Presenza di acqua: sempre gelata, in estate parziali
scioglimenti causano piccoli fiumi ed il distacco di grossi blocchi di
ghiaccio detti ICEBERG.
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Diversità Biologica: Presenti solo carnivori
( le piante non ci sono ); nella zona subpolare(tundra) presenti animali
e piante in estate.
Centinaia di specie di pesci si nutrono dell'abbondante fitoplancton e
zooplancton, esseri microscopici presenti nel Mar Glaciale Artico.
Presenza Umana: Eschimesi ed Inuit; sono
cacciatori di foche e pesci. Sono popolazioni seminomadi.
PIANTE
Le uniche piante dei poli sono il fitoplancton che sta nel mare, arrivato
in questa regione con le correnti dell'acqua
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ANIMALI
L'orso bianco
L'orsa prepara il nido per la prole. In autunno a nord o ad oriente, da
dove i venti portano la prima neve. L'animale si crea l'abitacolo nello
strato sempre più spesso. Nella tana vengono praticati un foro
per respirare ed un altro per il transito verso l'esterno.
L'orsa in gennaio mette al mondo due piccoli di mezzo chilogrammo di peso,
appena un millesimo di quello che peseranno da adulti. In seguito la madre
insegna agli orsacchiotti il nuoto e la caccia. Per spostarsi rapidamente
in acqua, bastano due code strette nel morso di due bocche, perché
il terzetto fili come un solo orso.
L'orso, in agguato, aspettando che una foca affiori dall'acqua per respirare,
ha la scaltrezza di nascondere la macchia nera del proprio naso, capace
di svelare, in tanto candore, la sua presenza.
Gli animali polari sono ricoperti da un folto pelo e da uno strato di
grasso che li difende dal gelo.
Le orecchie dell'orso sono più piccole delle orecchie degli orsi
delle altre specie, poiché, così piccole, non disperdono
il calore. I cibi preferiti dall'orso bianco sono: salmoni, volpi artiche,
foche.
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Foca grigia
E' un mammifero adattato a vivere in mare, dove
il clima è molto freddo. Abile nuotatrice, la foca caccia sott'acqua
le sue prede, i pesci, rimanendo immersa per parecchi minuti, può
raggiungere profondità marine di decine di metri. Il suo corpo
è affusolato e le sue zampe sono ottime pinne per nuotare. La sua
pelle è molto grassa, così si difende dal freddo.
I Pinguini
I pinguini non possono volare perché
le loro ali sono simili alle pinne di una foca, infatti il pinguino le
usa per nuotare ed è un abilissimo nuotatore.
Essi vivono in gruppi numerosi sul tavolato di ghiaccio che circonda il
continente antartico.
Hanno un piumaggio molto folto, simile ad una pelliccia; è presente,
sotto la pelle, uno spesso strato di grasso utile per la protezione dal
freddo.
Depone un uovo sulla terra ferma; la cova, consiste nel tenere l'uovo
sulle zampe, incastrato sotto la pancia così il calore del genitore
non fa morire il pulcino.
I genitori si alternano nell'accudire il piccolo durante i primi mesi,
infatti mentre il piccolo è riscaldato da un genitore, l'altro
va a caccia di pesci.
Anche il piccolo è dotato di una folta pelliccia per proteggersi
dal freddo.
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I Cetacei
Balene, delfini, capodogli sono mammiferi che,
nel corso di una lunga evoluzione, hanno sviluppato vari adattamenti alla
vita marina: gli arti, si sono trasformati in pinne, la pelle è
liscia e impenetrabile; il corpo ha forma idrodinamica; infine, uno spesso
pannicolo di grasso sottocutaneo, provvede alla termoregolazione.
Questi animali trascorrono diversi mesi dell'anno nelle fredde acque dei
poli.
I Pesci
La ricchezza di vita nei mari polari dipende
dagli enormi strati di fitoplancton paragonabile a immense praterie marine.
Di questo si nutre lo zooplancton, un insieme di animali unicellulari
e di larve di pesci che costituiscono il cibo dei numerosi pesci di superficie,
preda, a loro volta,di uccelli, pennipedi o cetacei.
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TUNDRA UNA MERAVIGLIA GHIACCIATA
Territorio:
-La parola tundra deriva dal lappone "tundar", che vuol dire
collina -rilievo.
-Gelo presente tutto l'anno(10 mesi), eccetto nella primavera.
-L'acqua del sottosuolo è sempre ghiacciata. Lo spessore di ghiaccio
e rocce può arrivare a 500 metri di profondità e viene chiamato
permafrost.
-In estate presenza di zone umide e paludose.
-Esiste solo nell'emisfero settentrionale, la tundra, sono le terre lambite
dal mar glaciale artico.
Diversità biologica:
-In estate presenza di piante ed animali: piccoli fiori, collemboli che
sono insetti che si nutrono di polline.
Animali
-Il pelo nei mammiferi e le penne negli uccelli sono presenti per
favorire uno strato d'aria calda tra la pelle e l'ambiente esterno.
-Le zampe di uccelli e mammiferi sono più fredde del corpo, per
evitare la dispersione di calore.
-La renna ed il caribù hanno il corpo a 34-38° C mentre le
zampe sono a 9°C.
-Sono presenti roditori: lemming, pica e marmotte, questi animali vanno
in letargo, in piccole tane.
-Gli uccelli volano in altri luoghi (migrazione) nei periodi più
freddi.
-Durante il disgelo sono presenti zanzare e mosche.
Lemming
-Vivono 4 anni, lunghi circa 10 centimetri, peso 40-100 gr. Si cibano
di funghi, semi, frutta, bacche. Le covate sono dai 10 ai 40 cuccioli.
Sono predati da uccelli quali la civetta, falchi. Compiono migrazioni
in massa, sono abili nuotatori. Nella loro tana la temperatura media è
di 10°C.
Renna -Animale vagante : si nutre di muschi e licheni.
Oche selvatiche-Sono presenti in estate nelle paludi.
Cigno trombettiere-Animale quasi scomparso
Lepre -Animale della tundra , muta il mantello in bianco, quando
c'è la neve.
Ermellino -Lungo fino a 25 centimetri, pesa 400 gr.; può
modificare il periodo di gestazione, allungandolo da 7 a 12 mesi, a seconda
del clima.
Piante
-Il permafrost, presente a circa un metro di profondità, rende
il terreno inospitale per quasi tutte le piante.
-I vegetali che muoiono si decompongono lentamente, dando origine alle
torbiere, che sono ammassate per strati alti anche due metri.
-Funghi e licheni, più raramente arbusti o alberi, riescono a vivere
in questo ambiente.
-Il salice artico ha i rami lunghi fino a cinque metri, ma è alto
una spanna!
- Muschi e licheni : i veri padroni della tundra.
I muschi sono vegetali che non hanno un sistema di circolazione per l'acqua
all'interno del loro corpo, ma la utilizzano direttamente appena la assorbono.
Questo fatto impedisce una loro crescita verticale, mentre si estendono
molto in larghezza alla ricerca dell'acqua. Per questo si estendono facilmente
in località fresche,umide e ombrose.
I licheni sono in grado di resistere alle basse temperature e sono un
esempio di simbiosi.Infatti, sono formati da un fungo e da un'alga che
si aiutano a vicenda.
I licheni utilizzano l'acqua assorbendola solo quando serve: non la trattengono
nel loro corpo perché, data la temperatura, spesso sotto zero,
ghiaccerebbero e morirebbero.
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IMMAGINE DELLA TAIGA
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NELLA SAVANA
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I MISTERI DELLE FORESTE TROPICALI
Le zone tropicali sono caratterizzate da una temperatura media costante,
25° C ,con una oscillazione di 2-3 gradi,e da precipitazioni che non
scendono sotto 1500 millimetri annui.
La mancanza di ritmi stagionali, è dovuta alla posizione geografica
delle foreste e all'elevata umidità.
Nella foresta "Africana" prosperano alberi giganti fornitori
di legno.
Le foreste sono scarsamente popolate sia per il caldo soffocante per l'umidità
e soprattutto per i portatori della malaria.
In questi territori vivono, in paludi fangose, gli Indios e i Pigmei.
Le case sono costruite usando gli alberi della foresta, le foglie e il
fango.
Gli uomini vanno a caccia, mentre le donne accudiscono i bambini, i vecchi
non più in grado di cacciare, la casa.
Questi individui sono di piccola corporatura, anche perché la foresta
è composta da una vegetazione fittissima, e una grossa corporatura
sarebbe di impaccio, così l'evoluzione ha favorito le corporature
più piccole. Sono poco vestiti anche a causa della elevata umidità.
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ANIMALI:
Lo Scimpanzè
Lo scimpanzè, pur non sapendo volare, è così agile
da poter competere con gli uccelli nel raggiungere altezze vertiginose
e nell'abilità di arrampicarsi sugli alberi. Durante gli spostamenti,
in genere cammina sui quattro arti.
Gli scimpanzè comunicano tra loro anche grazie alla mimica facciale,
per esempio quando vuole qualcosa apre la bocca a forma di "o"sporgendo
le labbra. E' un mammifero; la sua alimentazione è varia; non va
in letargo.
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La tigre
"Nel cuore della giungla si trova una città costruita dalle
tigri; le case sono fatte di pelle d'uomo tesa sui pilastri costituiti
da ossa umane": questo racconto fantastico si narra ancora oggi in
Malaysia, illustra bene il terrore ancestrale che la tigre ispira con
i suoi attacchifulminei, i suoi canini spaventosi e gli artigli lunghi
parecchi centimetri.
Ispezionare le marche odorose lasciate durante un precedente passaggio,
è un compito quotidiano. Se occorre, la tigre può rinforzare
con l'urina i precedenti segnali che delimitano il suo territorio. Non
si sposta dal suo territorio.
Ama dormire all'ombra; durante il giorno, può capitare che il caldo
e la mancanza d'aria, la spingano ad arrampicarsi.
Adora l'acqua, infatti ama nuotare e dà molta importanza ai corsi
d'acqua. La tigre è un mammifero; non va in letargo.
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LE PIANTE
L' aspetto del fiore ha raggiunto la sua massima espressione nella flora
tropicale. Il livello evolutivo più elevato si raggiunge nelle
flore tropicali e subtropicali.
Nell'ecosistema di tipo mediterraneo dell'Australia parecchie famiglie,
soprattutto le onnipresente proteacee, hanno sviluppato adattamenti per
l'impollinazione ad opera di piccoli marsupiali notturni e di uccelli
; nell'America tropicale l'impollinazione è, invece spesso effettuata
dai colibrì.
Altre forme vegetali, proprie della foresta, sono le epifite e le liane.
Le epifite sfruttano senza recare alcun danno, i tronchi degli alberi
più alti per raggiungere la luce solare. Esempi molto spettacolari
di epifite sono le orchidee e le felci.
Le liane si sviluppano enormemente in altezza avviluppando gli alberi
e svolgendo in tal modo un'importante azione di sostegno degli alberi
stessi che, avendo le radici molto corte sfruttano le liane come ancore
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IL DESERTO e i suoi segreti.
Territorio
Il 15% è sabbia, il resto è roccia e ghiaia.
Dalle rocce può raramente affiorare l'acqua intorno alla quale
nasce un'oasi.
- Clima estremo: precipitazioni inferiori ai 250 mm.
Elevata evaporazione e temperature molto alte, fino a 55°c. di giorno,
molto basse di notte,0°c. ,molto variabili.
- Terreno inadatto alla vegetazione.
- La sabbia può raggiungere gli 80° c.
- I deserti sono la risultante di interventi umani,situazioni geologiche
e climatiche.
- Diecimila anni fa un mutamento climatico trasformò la regione
del sahara da prateria con fiumi, a deserto.Questo processo è stato
accelerato dai pastori nomadi che con gli allevamenti hanno impoverito
il manto vegetale.
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Uomo e deserto
Beduini e Tuareg si sono adattati alla vita del deserto dimostrando
grande capacità nella risoluzione dei problemi che esso offre.
Viene praticato l'allevamento e nelle oasi si pratica l'agricoltura.
Nel sahara si perde per sudorazione sette litri e mezzo di acqua al giorno,
una volta persi otto litri di acqua un uomo può rischiare di morire.
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ANIMALI
Esistono animali che riescono a vivere nei deserti, poiché
hanno sviluppato strategie per resistere alla disidratazione.
Alcuni anfibi, ad esempio, vanno in letargo durante la stagione secca.
Dromedario
E' una specie di cammello con una gobba sola.
Vive nell'Africa del nord dove non piove quasi mai. Nella sua gobba ha
delle riserve di acqua e grasso che gli permettono di sopportare la sete
e la fame.
Può sopportare la sete per due mesi e, quando ne ha l'occasione,
può bere fino a 250 litri di acqua insoli 15 minuti.
Quando ci sono le tempeste di sabbia,può sopportarle senza che
la sabbia entri nelle sue narici: infatti sé in grado di chiuderle
muovendo alcuni muscoli; anche le orecchie sono adattate: sono piccole
e piene di peli.
Nelle zampe ha solo due dita a zoccolo e sotto due cuscinetti elastici
per non sprofondare nella sabbia.
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Il topo canguro
E' un topo che si è adattato al salto: lo sviluppo della coda
e delle zampe posteriori gli permettono di saltare fino a 3 metri.
I topi canguri vivono nell'Africa del nord; sono notturni perché
non resisterebbero ai raggi solari diurni.
Prima che il sole sorga, si ritirano nelle loro tane chiudendo le aperture
per mantenere un clima umido e fresco.
Sono vegetariani e bevono solo in casi eccezionali.
Scorpione
Vi sono molti esmplari. Le femmine generano piccoli che vengono trasportati
sul dorso; alcune specie raggiungono i 18 cetimetri di lunghezza, mentre
quelle che vivono nelle regioni italiane non superano i 6 centimetri.
La coda è ricurva per colpire meglio i nemici e procurarsi il cibo.
Il suo veleno non è mortale anche se doloroso, ma alcune specie
possono provocare la morte.
Coleottero Tenebrone
Si ciba di erbe; di notte riesce a bere perché si immobilizza
tenendo il ventre alzato, permettendo così alla rugiada notturna,
che si condensa sul suo corpo, di arrivare sotto forma di goccia, direttamente
nella sua bocca.
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PIANTE
Il problema delle piante è come conservare l'acqua.
Alcune piante sviluppano radici fino a 30 metri di profondità.
Altre piante hanno ridotto l'evaporazione dell'acqua anche grazie a foglie
che sono divenute delle spine.
Alcune piante accumulano l'acqua in appositi contenitori (piante grasse
come cactus, euforbie).
Altre piante sono in grado di prelevare acqua dalla rigiada notturna con
appositi contenitori.
Quando piove, anche se raramente, in poche ore le piante sviluppano il
loro intero ciclo riproduttivo, ovvero si sviluppano, sbocciano i fiori,
si ha l'impollinazione, si formano i semi che resistono al clima arido.
Le piante desertiche in genere sono piccole e basse per non essere investite
dal vento arido.
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