DAL MACRO AL MICRO:
ORGANISMI UNICELLULARI E PLURICELLULARI
DIARIO DELLE INSEGNANTI

Preparate lenti di ingrandimento, un microscopio ottico collegato ad una telecamera e questa al monitor di un televisore, gli alunni sono stati invitati, dopo la raccolta dei materiali a disegnarli, prima e dopo l'osservazione con la lente di ingrandimento; successivamente, dalla curiosità che determina la nascita di domande, richieste di chiarimenti a dubbi, richieste di approfondimento scientifico e dibattito, nasce la necessità di osservare parti e particolari sempre più da vicino, ingranditi al microscopio, per vedere come sono e scoprire i perché e la funzionalità nello specifico di un essere vivente, si è ricorsi quindi all'uso di strumenti che ingrandiscano di più per migliorare l'osservazione.
Sono stati scelti insieme agli alunni uno dei reperti tra quelli disponibili e, spiegando le fasi necessarie per l'osservazione con il microscopio ottico, abbiamo fatto vedere la preparazione del vetrino e come è fatto il microscopio stesso.
Abbiamo fatto preparare per gli oggetti più semplici il vetrino agli stessi alunni ( lievito, cellule epiteliali della bocca, foglie, ali degli insetti).
La telecamera collegata al televisore ha consentito la socializzazione delle osservazioni, di osservare l'oggetto ingrandito,di vedere praticamente come si mette a fuoco e la scelta tra diversi obiettivi.
Abbiamo posto l'accento sulla diversa possibilità di ingrandimento offerta dagli strumenti utilizzati e chiesto di fotografare e disegnare le immagini rilevate.

Si possono misurare gli oggetti osservati?

Abbiamo introdotto operativamente il concetto di ingrandimento come rapporto tra le dimensioni iniziali e quelle rilevate dopo l'uso della lente.

Cosa c'è nelle cellule?

I ragazzi esprimono inizialmente il loro immaginario, poi si confrontano, si documentano, chiedono anche aii ragazzi delle classi superiori, l'insegnante sollecita gli interventi e i confronti all'interno della classe e tra classi.
Osservate cellule di vario tipo ( vegetali, animali, ecc) abbiamo sollecitato logiche di tipo classificatorio dopo aver rilevato analogie e differenze.
Si è chiesto ai ragazzi di elaborare semplici verbalizzazioni o didascalie alle immagini nelle quali veniva riassunto tutto quello che era emerso dal lavoro in classe quindi discuterle dopo averle presentate ai compagni. I testi venivano integrati e modificati se alcuni aspetti non erano più condivisi dopo il confronto con i compagni.

Il lavoro è stato svolto in continuità tra scuola primaria (classi V) e scuola secondaria di primo grado, le ipotesi sono state verificate attraverso la discussione con i ragazzi della scuola secondaria, le conoscenze dei più grandi sono diventate risorsa per i più piccoli; i ragazzi della scuola secondaria insieme con i ragazzi della scuola primaria hanno organizzato e strutturato una prima sintesi di ciò che hanno osservato integrandola con le conoscenze possedute; i più grandi hanno fatto partecipi i più piccoli del loro metodo di osservazione, rielaborazione e del linguaggio scientifico usato; i ragazzi della scuola secondaria, hanno cercato di mettere a punto le prime bozze di verbalizzazioni, gli appunti e gli schemi prodotti insieme con i ragazzi della scuola elementare; tutti i materiali sono stati messi in rete nel sito della scuola e sono diventati strumenti informativi per i più piccoli e di confronto per altre esperienze analoghe.
Nell'elaborazione delle definizioni più generali è stato permesso il ricorso a metafore stando attenti a evitare che i ragazzi avessero preso alla lettera le frasi metaforiche.
Hanno quindi disegnato modelli di cellula animale e vegetale con il suo contenuto.
Utilizzando gli aspetti positivi di ciascun modello presentato se ne è creato uno che appartenga a tutta la classe.


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